martedì 13 dicembre 2022

Che cosa c’è dietro al mistero di chi “sente le voci”?

Alcuni affermano di “sentire delle voci”. 
Si tratta di un fenomeno oscuro del quale ci sono testimonianze dalla notte dei tempi ed in ogni parte del mondo.

Divinazione, trance, coscienza o inconscio, possessione del demonio o di spiriti sono descritti da Socrate ai Maya, dagli sciamani ai mistici come esperienze reali ed, in un certo senso, inspiegabili.

E se gli studiosi e gli psicologi tentano di darne spiegazioni razionali adducendo a disturbi psichici, sdoppiamento della personalità… altri non sono convinti e ritengono che le cause di tale mistero vadano cercate altrove.
Tralasciando, dunque, per il momento, le versioni “ortodosse” scientifiche, proviamo a vedere insieme le più esoteriche.

Di che cosa potrebbe trattarsi e quale potrebbe essere il motivo di un’esperienza tanto misteriosa?

Certe persone sostengono di sentire delle voci dentro la propria testa. Talvolta sono tanto forti ed evidenti da sembrare di sentire parlare qualcuno in carne ed ossa al proprio fianco o dietro le spalle.

Invero, talvolta, si tratta proprio di voci che sente dal mondo esterno e non precisamente nella propria testa.

Vari altri ritengono che chi dice di sentire le voci sia, semplicemente, pazzo, in quanto, nella maggior parte delle culture, non è considerato normale sentire voci del genere...



Secondo alcune teorie, tali voci appartengono a fantasmi di altri spiriti. Si pensa che i familiari o gli amici morti possano tornare a guidare chi è ancora e sta affrontando situazioni difficili o compiendo degli sforzi.

Questa teoria fornisce una spiegazione piuttosto “normale” al fatto delle voci.

Ovviamente si tratta di una questione paranormale, ma è discussa più liberamente nella società in generale, perché diversi hanno avuto esperienze del genere almeno una volta. A ciò si aggiunge il fatto che molti credono ai fantasmi e che il tema rientra perfettamente nella forte corrente socioculturale che tende sempre più a (con-)fondere la scienza con i saperi di tipo “non convenzionale”.


Un’altra teoria rimanda al discorso degli spiriti guida

Spesso, un simile approccio è associato alla religione ed è, in qualche modo, accettato dalla cultura attuale anche in quanto rientra nella rosa delle credenze diffuse in ambiente New Age.

Gli spiriti guida sono si ritiene siano diversi dagli spiriti qualunque. Gli individui che sentono la loro voce, secondo i sostenitori di tale ipotesi, non ne vengono colti di sorpresa, ma vi riescono solo quando entrano in uno stato di trance e li invocano per ottenerne dei consigli, una consulenza. Non si tratterebbe, dunque, di un fenomeno inatteso e, più o meno indesiderato, ma di un qualche cosa che si ricerca in modo volontario.

Agli spiriti guida i soggetti interessati possono porre qualsiasi tipo di domanda sulla vita di tutti i giorni, sull’aldilà, sul futuro…

A volte, a tale scopo vengono utilizzate le tavole Ouija (sopra, un esempio di tavola Ouija NdC). 
Dopo simili attività si dice che certe persone restino possedute e non mancano dei libri a testimoniare le esperienze di costoro.


Un’altra teoria, messa in secondo piano, però, è quella degli spiriti dell’aldilà.

In vero, non esiste un modo scientifico per dire da dove provengano le voci poiché la maggior parte delle persone non crede neanche che esistano.

La teoria più comune, ossia alla quale pensa la maggior parte della gente, quando sente le parole “sente delle voci”, è la follia.

Come già accennato, nel complesso, oltre le precedenti spiegazioni, non è considerato “normale” sentire le voci nella nostra cultura.
Ciò è particolarmente vero quando l’individuo afferma che tali voci non siano né state richieste né familiari: sono semplicemente lì, nella testa di chi le sente, tutto il tempo.

Passando invece alla dimensione più scientifica, i medici considerano chi sente le voci come portatore di qualche patologia, in particolare, come schizofrenico.

Ma c’è anche chi crede che possa essere semplicemente una caratteristica delle persone che sono estremamente creative e geniali. Non a caso molti personaggi famosi proprio per essere estremamente brillanti dicevano di sentire delle voci che ritenevano la fonte della loro extra-ordinaria creatività. Tra gli altri ci sono da Socrate a Warrol, a Rilke.

Tanti si interrogano su quale sia esattamente l’origine di queste voci che si sentono risuonare.
Da dove vengono è molto discutibile, e pochi in realtà lo sanno.


Ma che cosa dicono, in fin dei conti queste fantomatiche voci?

Spesso, si limitano, semplicemente, a commentare ciò che l’individuo sta compiendo in quel momento.
Se sta parlando con qualcuno, la voce può chiosare quello che l’interlocutore afferma ed anche essere abbastanza duro e cattivo nei suoi confronti.

A volte le voci possono, effettivamente, dare delle istruzioni e dei consigli al soggetto che le sente e che, di solito, non si tratta di una persona psicotica come viene spesso suggerito nei film e nei libri.

In certi frangenti le voci si “prendono cura” del soggetto, lo istruiscono, lo invitano a fare una doccia o mangiare un pasto.
In generale, le voci possono suggerire un po’ di tutto.

Come suonano queste voci?

Ci sono molti modi diversi nei quali si manifestano.
A volte suonano come un’eco nella parte posteriore della mente.

Tanti le esperiscono come pensieri che compaiono improvvisi e inaspettati, che sono fuori contesto e non qualcosa che normalmente viene pensata.

La maggior parte delle volte non vengono nemmeno riconosciute in quanto il soggetto in questione non crede che esistano.

Ci sono anche dei casi nei quali le voci sono esterne alla testa ma che non possono essere giustificate in nessun modo con la presenza di persone che le pronuncino.

Alcuni riescono anche ad instaurare una conversazione con le voci. In una simile circostanza, non è raro che le voci possano anche avere un nome o, persino, una propria personalità.

Tuttavia, per i più chi sente le voci è da etichettare come pazzo, perché nella nostra cultura occidentale non c’è una sensibilità molto sviluppata nei confronti del tema a differenza di quanto avviene in oriente.

Sicuramente non è comodo, in una società come la moderna e la postmoderna, che parla di un uomo ad una dimensione, pensare che le voci possano essere davvero la voce della nostra coscienza, o del nostro angelo custode, di qualche spirito o del demonio.

Essendo, dunque, un fatto molto controverso, la soluzione più semplice è di parlare di pazzia, così da non dovere approfondire troppo la questione.



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