venerdì 9 gennaio 2015

In una registrazione perduta J.R.R. Tolkien rivela il vero significato di 'Il Signore degli Anelli'

 di Noble Smith

Più di 20 anni fa, in un seminterrato di Rotterdam, è stata scoperta una registrazione perduta di J.R.R. Tolkien, ma l'uomo che l’ha trovata l’ha tenuta nascosta. 

Fino a poco tempo fa, soltanto lui aveva sentito quella registrazione. Ma ora, essendo io uno di quei fortunati amanti della Terra di Mezzo che ha ascoltato questo magico nastro, posso felicemente dichiarare che è eccezionale.

Dimostra una volta per tutte che il professor Tolkien era decisamente lo hobbit che tutti noi sospettavamo che fosse. In più, possiamo sentire Tolkien leggere una poesia dimenticata, in elfico, che traduce anche in inglese. E per finire, egli rivela in termini inequivocabili ( * trombe di guerra Rohirrim*) il vero significato del Signore degli Anelli!

Avete già i brividi, fans di Tolkien? Allora aspettate di sentirla voi stessi!

La registrazione è avvenuta il 28 Marzo 1958 a Rotterdam durante una "Cena Hobbit" organizzata dall’editore olandese di Tolkien e da un libraio. L’editore inglese di Tolkien, Allen and Unwin, gli offrì il viaggio in Olanda per poter partecipare a questa festa speciale.
Secondo le sue lettere, l'autore è stato molto contento di scoprire che Rotterdam era piena di gente "intossicata di hobbit". Tolkien si presentò in una sala gremita dove 200 hobbit-fanatici erano venuti per ascoltare lui e altri studiosi parlare della Terra di Mezzo.
Il menù per la cena era capricciosamente "alla Tolkien": insalata con uova alla Omorzo Cactaceo, verdure di Baccador e zuppa di Maggot (zuppa di funghi che prende infelicemente il nome dal Vecchio Maggot). Una società di tabacco olandese aveva fornito dei tavoli con pipe d’argilla e tabacco dal marchio "Vecchio Tobia" e "Foglia di Pianilungone", per il grande piacere di Tolkien, devoto all'arte del fumare l’erba-pipa ...



I dettagli della manifestazione sono stati messi insieme nel corso degli anni, purtroppo però, nessuno si è preoccupato di trascrivere esattamente ciò che disse Tolkien. Christopher Tolkien avrà avuto dal padre alcuni degli appunti del suo discorso, perché un breve passaggio dell’orazione di Tolkien alla “Hobbit Dinner” compare nella biografia di Humphrey Carpenter, anche se in forma leggermente diversa.
Per fortuna ora sappiamo che qualcuno aveva effettuato una registrazione completa dell'evento. Questa registrazione è stata scoperta nel 1993 da un olandese di nome René van Rossenberg, un esperto di Tolkien che possiede un negozio in Olanda dedicato alla Terra di Mezzo. (TolkienShop.com).

Perché Van Rossenberg non ha finora mostrato la registrazione a nessuno?

"Come Smaug io proteggo il mio tesoro, sibilando ad ogni collezionista che si avvicina ", ha recentemente dichiarato in risposta alla mia domanda tramite e-mail.

Fortunatamente, un esperto della Terra di Mezzo di nome Jay Johnstone, uno dei fondatori del sito fantasy/sci- fi Legendarium.me, con un lavoro da vero segugio scoprì che van Rossenberg aveva in suo possesso la registrazione, e lo convinse a rivelare il "tesoro del drago".
"Non vedo l'ora di condividere con tutti gli appassionati di Tolkien la grande gioia che ho provato quando ho ascoltato per la prima volta il nastro e ho sentito Tolkien tenere il suo grande discorso ", ha aggiunto van Rossenberg.

Legendarium e il sito MiddleEarthNetwork.com hanno collaborato con van Rossenberg per far conoscere questa registrazione e raccogliere fondi per “rimasterizzare” il nastro originale, cronaca dell'evento, e renderlo disponibile al mondo questo autunno attraverso il Rotterdam Project.
"Qualsiasi cosa nuova di Tolkien è sempre emozionante ", ha detto Tom Shippey, autore di 'J.R.R. Tolkien: Author of the Century', "ma per il Rotterdam Project è particolarmente vero. Un discorso di Tolkien, nei primi anni del suo successo con Il Signore degli Anelli, quando si divertiva tra amici e poteva parlare liberamente."


La foto accanto, scattata nella notte del Rotterdam Hobbit Dinner, mostra Tolkien nel suo elegante panciotto (o “weskit” come lo avrebbero chiamato nella Contea). Non c’è dubbio alcuno sul fatto che Tolkien avesse bevuto una pinta o due prima di prendere la parola al microfono davanti alla folla adorante di olandesi.
Ho studiato molte foto di Tolkien nel corso degli anni, ma questa è in assoluto una delle mie preferite. Guardate la disinvoltura con cui mette la mano destra sul fianco. Il sorriso ironico, ma allegro di un oratore esperto che sa come lavorare una folla. Il tipico uomo con cui si desidera andare in giro per i pub della Contea (o anche a Rotterdam).

All'inizio del discorso Tolkien è davvero euforico e spara battute come mai nessuno lo aveva sentito fare prima.  
Invece dell'ultra-serio professore di Oxford conosciuto dai più dalle rare registrazioni a disposizione, qui sentiamo un Tolkien- Bilbo, uscito direttamente dal capitolo "Una festa a lungo attesa".
Fa anche riferimento a quel famoso centoundicesimo compleanno, come a sottintendere che quell’orazione fosse una specie di parodia del discorso d’addio di Bilbo. La voce allegra dell'autore, con il suo accento ricco e brusco, ti balla in testa come una di quelle canzoni da bevuta degli hobbit.
Perché il professore, a detta di uno dei suoi ex allievi, "sarebbe in grado di trasformare una sala di conferenze in una sala di ricevimenti".

Tolkien ringrazia gli "hobbit" presenti per avergli regalato la festa più bella della sua vita. Parla molto modestamente di 'Il Signore degli Anelli' definendo l'opera "una povera cosa, ma mia". Non riesce a credere che le persone presenti vogliono trascorrere il dopo cena ad ascoltare la sua autobiografia. Così si lancia nella spiegazione della costruzione della sua grande opera narrativa, affermando che l'Unico Anello è un semplice meccanismo che "accelera il ticchettio dell’orologio".

E poi enuncia molto chiaramente l’argomento trattato dai libri - qualcosa a cui accennò solo una volta in una lettera, ma che è incontrovertibile in questo discorso (se volete sapere esattamente quello che dice dovrete semplicemente ascoltarlo!).

A un certo punto legge una poesia in elfico, scherzando sul fatto che gli hobbit siano sempre terrorizzati quando qualcuno minaccia di recitare poesie durante una festa.

Prima di leggere la poesia spiega che sono trascorsi quasi vent’anni dal giorno in cui aveva iniziato a lavorare a “Il Signore degli Anelli”. La sua voce carezzevole fa sì che il linguaggio inventato prenda vita, come un sinuoso copione di argentato mithril inciso nell’occhio della mente:

"Vent’anni si sono riversi lontano lungo il grande fiume
e per me, mai in vita mia torneranno dal mare.
Oh, anni in cui spingendo lontano lo sguardo vedo susseguirsi le età nel passato,
quando gli alberi ancora fiorivano in vaste contrade
e in quest’ora tutto comincia ad inaridirsi
per il respiro di stregoni dal cuore raggelato.
Per conoscere le cose, essi le spezzano
e stabiliscono la loro gravosa signoria
con il terrore della morte."

Tolkien aveva trascorso il pomeriggio passeggiando a piedi per la città di Rotterdam - una città che aveva subito molte distruzioni durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa vista lo aveva rattristato, ricordandogli “l’epoca degli orchi”, che tanto aveva lamentato tenessero in pugno il mondo.
Gli "stregoni dal cuore freddo", nella loro ricerca di sapere e di potere, erano stati abili soltanto a distruggere.
Nel suo saluto finale agli amanti degli hobbit Tolkien dice che, anche se Sauron era andato, i discendenti dell’odioso inquina-Contee Saruman erano ovunque.

Gli hobbit di tutto il mondo non possiedono armi magiche per combatterli. Ma, aggiunge con una dichiarazione forte e piena di speranza:
"Eppure, miei gentilhobbit, vi lascio con questo brindisi: agli Hobbit! E che possano sopravvivere a tutti gli stregoni!”
La Rotterdam Hobbit Dinner fu il primo evento di questo genere, e anche l'ultimo. Tolkien non partecipò mai più ad un’altra festa come questa in suo onore. Ma ora abbiamo la prova di ciò che avvenne in quella notte meravigliosa, e di quello che ha detto il grande autore.
E il suono della sua voce, come le sue opere, sopravvivrà alla morte.

Tradotto da Catherine
Fonte in lingua originale
(Il video con la registrazione della voce di Tolkien purtroppo non è più accessibile): www.huffingtonpost.com

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