domenica 26 luglio 2015

Cayce e i sogni

Edgar Cayce (1877 – 1945) divenne noto, tra gli anni trenta e quaranta, come il “profeta dormiente” per il fatto che dava le sue profezie in uno stato di trance indistinguibile dal sonno. Cominciò a lavorare come fotografo ma, dopo qualche tempo, si dedicò interamente alla diagnosi di malattie per via spiritica. Affermava di cadere in trance e di poter “vedere” in questo modo le malattie di una data persona; al termine, formulava una diagnosi e suggeriva una cura (quasi sempre legata all’uso di erbe, al riposo o al massaggio).

Cayce diagnosticava anche per posta, senza aver mai incontrato il malato. Per il suo lavoro non si faceva pagare ma, come molti altri medium e sensitivi, accettava donazioni che, nel suo caso, dovevano essere particolarmente ingenti; fu grazie ai doni dei suoi clienti, infatti, che aprì tra l’altro un ospedale (che tuttavia rimase aperto poco più di due anni) e un istituto di studi metafisici, l’Atlantic University (che durò meno di un anno). 

Dalle ceneri di questo istituto, però, nacque nel 1931, a Virginia Beach, l’Association for Research and Enlightenment, che funziona tutt’ora e ha come occupazione principale lo studio e la diffusione delle “rivelazioni” di Cayce. Quando era in trance, Cayce sosteneva di avere visioni e di ricordare le sue vite precedenti, che comprendevano tra le altre: un guerriero troiano, un discepolo di Cristo, un sacerdote egiziano, ecc....


Durante i primi anni del XX secolo, mentre psicologi come Sigmund Freud e Carl Jung stavano dimostrando l’importanza clinica dei sogni, Edgar Cayce offriva delle linee guida alla gente per quello che è diventato uno degli approcci più pratici ai sogni.
Centinaia di letture di Cayce si occupano dei sogni e della loro interpretazione. Forse una delle cose che si riescono a capire meglio grazie all’abbondante materiale è il fatto che ognuno di noi, a livello subconscio, è molto più consapevole – di se stesso, del proprio corpo fisico, di ciò che lo circonda, perfino del proprio stile di vita – di quanto non ci rendiamo conto quando siamo svegli.

Nello stato del sonno apriamo la mente a molti livelli diversi del nostro inconscio. Non solo le nostre esperienze coscienti precedenti sono conservate lì, ma è anche il magazzino di risorse che raramente arrivano alla consapevolezza cosciente. Il subconscio ha dei talenti notevoli per trovare le soluzioni ai problemi. Conserva tutti i nostri desideri, speranze e ricordi di esperienze passate e può inoltre aiutarci nell’introspezione, offrendoci una guida pratica per qualsiasi problema. Ci dà persino la possibilità di avere esperienze psichiche.


I sogni possono diagnosticare le cause dei nostri disturbi fisici, indicare i pensieri e le emozioni a cui abbiamo cercato di passar sopra, e spesso dare suggerimenti per migliorare i nostri rapporti con gli altri. Mentre sogniamo possiamo diventare consapevoli di tutto il nostro essere – fisicamente, mentalmente e spiritualmente. Le letture di Edgar Cayce presentano i sogni come il modo più facile e naturale per noi per aprire una linea di comunicazione con il nostro sé interiore, più elevato, e come un’occasione che non dovremmo mancare.

Chiavi per interpretare i sogni – Tutti i sogni non sono che il linguaggio delle condizioni nel sé mentale, fisico o subconscio.

Per interpretare un sogno Cayce suggerisce cinque punti:

1) Il tema del sogno: che cosa succede a chi? Cercate di descrivere il sogno in due o tre frasi. Ciò funziona molto meglio che “decodificare” tutti i simboli nel sogno.

2) Esplorate il contenuto emotivo del sogno unitamente al tema. Dà la sensazione di essere un sogno positivo? Un sogno frustrante? Un sogno spaventoso? Un sogno ispirante? Che sensazione lascia? Spesso l’emozione nel sogno corrisponde ad un’esperienza emotiva simile nella vostra vita da svegli.

3) Stabilite se il sogno è da prendere alla lettera o se è metaforico. Per esempio, vedendovi mangiare una lattuga nel sogno può indicare il bisogno di sostanze nutrienti specifiche o di un cambiamento nella vostra dieta. Le informazioni sull’automobile che state guidando potrebbero essere connesse letteralmente con l’automobile oppure, metaforicamente, potrebbero essere collegate con la direzione della vostra vita. La morte è spesso metafora per un cambiamento e una transizione. La nascita è spesso metafora per un nuovo inizio.

4) Cercate di analizzare il sogno confrontandolo con eventi correnti nella vostra vita. Principalmente i sogni possono servire come mezzo per il vostro subconscio che lotta contro problemi, preoccupazioni o sentimenti che sono presenti nella vostra mente cosciente. In altre parole, spesso i sogni mettono a confronto e in correlazione gli eventi della giornata.

5) Cominciate con i simboli. Spesso ogni caratteristica e simbolo nel sogno rappresenta un aspetto di voi stessi. Per esempio, un cielo può rappresentare la parte più elevata di voi (pensieri o spiritualità). Un’automobile può rappresentare il vostro corpo o la direzione attuale. Una casa può indicare la vostra situazione attuale o voi stessi. Qui è utile un dizionario integrale o un buon dizionario di simboli.

L’interpretazione dei Sogni
“Come dovrebbero essere interpretati i sogni? … correlate quelle verità che vengono rappresentate in ogni singolo sogno … ed usate questo per lo sviluppo migliore, ricordando sempre che svilupparsi significa andare verso le forze superiori, o il Creatore.” (3744-­4) Le letture insistono sull’importanza del giusto atteggiamento per lavorare col sogno: In questa particolare esperienza quindi, il corpo deve avvicinarsi a questo con lo scopo giusto, se si vuole che venga dato nel modo che verrebbe compreso dal corpo.
Sebbene lo si possa spiegare, o – per così dire chiarire per la coscienza dell’entità, “intera reazione deve essere unicamente nel sé, se il corpo vuole essere in grado di applicare ciò che ha ottenuto dall’esperienza. Poiché ricorda, queste sono solo illustrazioni, e non un mezzo di fuga …”
4167-1 Il passaggio suggerisce che l’interpretazione che sta per essere data verrà compresa dal sognatore solo se egli si assume la responsabilità per il messaggio che proviene dal suo sé interiore.

In questo caso non c’è da stupirsi del fatto che secondo le letture siamo noi stessi i migliori interpreti dei nostri sogni: “Come abbiamo detto rispetto alle visioni o esperienze degli individui, essi stessi possono essere i migliori interpreti delle loro esperienze, a condizione, certamente, che ci sia il tentativo, il desiderio in ciascuno di sapere, e la buona volontà di essere guidati o diretti da quelle influenze.”

262-41 Sappiamo che il messaggio del sogno viene trasmesso in simboli, e qualsiasi immagine può avere interpretazioni molteplici, ma qui conta il contesto in cui il simbolo appare. Un significato giusto è quindi quello che ci porta verso un’applicazione che ci aiuterà ad ottenere una comprensione del suo messaggio.

Alcuni libri:
La mia vita di veggente
Il risveglio dei poteri psichici. Lo sviluppo dell’immaginazione, della coscienza e delle facoltà psichiche



Edgar Cayce (18 marzo 1877 - 3 gennaio 1945)

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