martedì 31 dicembre 2013

Nome in codice: Solar Warden. Si occupa di esplorazione interplanetaria. Ma è un segreto

Il sospetto che esista una flotta spaziale segreta, il cui nome in codice è Solar Warden, ed è sotto il diretto controllo operativo della Decima flotta (Tenth Fleet) della Marina militare statunitense, è fondato.

Secondo alcuni, Solar Warden ha già stabilito delle basi sulla Luna e su Marte, e si occupa di esplorazione interplanetaria.

La Tenth Fleet è stata riattivata il 29 Gennaio 2010 come U.S. Fleet Cyber Command/U.S. Tenth Fleet, con base a Fort Meade, Maryland. Il suo comandante è il vice ammiraglio Bernard J. McCullough III. Come Fleet Cyber Command, è la componente navale di US Cyber Command.
Come Decima Flotta degli Stati Uniti, il comando fornisce un supporto operativo per i comandanti della Marina in tutto il mondo, supportando l’informazione, computer, guerra elettronica e operazioni spaziali. Oltreciò, il comando ha il controllo operativo sulle informazioni criptate della Marina e sulle forze spaziali.
Inoltre, sembra che il famoso hacker britannico (Gary McKinnon), il quale sta affrontando l’estradizione verso gli Stati Uniti per l’hacking sui computer del governo e delle forze militari, si sia fatto l’idea di una flotta spaziale segreta che utilizzi tecnologie avanzate.

Difatti sembra che l’hacker sia riuscito a scovare dei file classificati della US Space Command (incorporato nel Comando Strategico dal 1 ottobre 2002), in cui ha scoperto una serie di termini militari,quali “trasferimenti flotta-to-flotta” in materia di non-terrestri ufficiali. Egli ha trovato una lista di nomi sotto la dicitura “Non-Terrestrial Officers” e un elenco di nomi di navi. Ma non erano navi della Marina degli Stati Uniti. Quello che ha pensato è che fossero alcuni tipi di navi spaziali, fuori dal pianeta ..

lunedì 30 dicembre 2013

Fukushima, nuovo allarme

Nell'indifferenza totale a Fukushima la tragedia continua.
Ora c'è un nuovo allarme che potrebbe interessare a breve la Costa Ovest degli Stati Uniti, direzione prediletta delle correnti che arrivano dal Giappone.
Ma l'America è tanto lontana!
Quindi festeggiamo spensieratamente in questa meravigliosa Europa, pulita, onesta, e senza problemi, né ambientali né economici.
Auguri ...
Catherine


Le persone che risiedono sulla costa occidentale del Nord America dovrebbero immediatamente iniziare a prepararsi per un altro possibile attacco di pericolose radiazioni atmosferiche che provengono dal luogo del disastro nucleare di Fukushima in Giappone.
La Tokyo Electric Power Company (TEPCO) dice che del vapore radioattivo ha improvvisamente iniziato a fuoriuscire in conseguenza dalla precedente esplosione dell'edificio contenente il reattore 3, sul luogo del disastro Fukuishima in Giappone. Tepco dice di non sapere perché questo sta accadendo e non possono entrare nell'edificio per vedere cosa accade a causa di danni e livelli di radiazione letali in quel edificio.

Gli esperti dicono che questo potrebbe essere l'inizio di una "criticità" ("meltdown") che coinvolge fino a 89 tonnellate di combustibile nucleare bruciando nell'atmosfera e dirigendosi verso il Nord America ...

lunedì 23 dicembre 2013

Natale 2013

Oggigiorno ci si accorge che il Natale è prossimo dal battage “filantropico” che imperversa sulle televisioni: è una questua ininterrotta e petulante.
Dona qui, dona là, dona tramite cellulare, dona mediante telefono fisso, dona con la carta di credito...

Ci si alleggerisce un po’ la coscienza, offrendo qualche euro per i bisognosi, i terremotati, i profughi di un conflitto, gli alluvionati, gli infermi… 
E’ tutto un pullulare di iniziative “umanitarie” che culminano nella truffa più vergognosa del secolo, Telethon, anzi Telethont. 

Con tutti i denari raccolti negli ultimi decenni, se veramente fossero stati impiegati per la ricerca e per cause nobili, a quest'ora vivremmo nel migliore dei mondi possibili. Il che non è.

Non dimentichiamo che queste frodi, sinonimo di feroci sperimentazioni sugli animali, finanziano le aziende farmaceutiche che sono quasi sempre industrie della morte ...

venerdì 13 dicembre 2013

La morte non esiste - Osho Rajneesh

Osho Rajneesh

La morte non esiste, la morte è irreale. Ma puoi crearla: puoi crearla creando la separazione. Arrendersi significa abbandonare l’idea di separazione: la morte scompare automaticamente, la paura non esiste più e l’intera fragranza della tua vita cambia.
Allora ogni momento è di una tale cristallina purezza, purezza di delizia, gioia, beatitudine. Allora ogni momento è eternità.
E vivere così è poesia, vivere momento per momento senza ego è poesia. Vivere senza ego è grazia, è musica; vivere senza ego è vivere, vivere veramente. Io chiamo quella vita poesia: la vita di uno che si è arreso all’esistenza.

E ricorda, lasciamelo ripetere di nuovo: quando ti arrendi all’esistenza, non stai rinunciando a qualcosa di reale. Stai semplicemente rinunciando a una falsa nozione, semplicemente rinunci a un’illusione, a maya. Stai rinunciando soprattutto a qualcosa che non hai mai avuto, e abbandonando ciò che non hai, arrivi a possedere ciò che hai.

Sapere “sono a casa, vi sono sempre stato e sempre vi sarò,” è un momento di grande rilassamento. Sapere “non sono un estraneo, non sono escluso, non sono sradicato; appartengo all’esistenza e l’esistenza appartiene a me,” fa sì che tutto diventi calmo, quieto e immobile. 
Questa immobilità è arrendersi ...

giovedì 12 dicembre 2013

Hercolubus: Il Mistero più grande dell’Era moderna

Senza cadere nel sensazionalismo catastrofico è importante essere a conoscenza di certe ipotesi. Un articolo da leggere quindi con le dovute cautele: il discernimento è d'obbligo. Buona lettura.
Catherine
(articolo riveduto e corretto)

Viviamo in un tempo in cui il senso comune è diventato abbastanza raro. Allo stesso modo, la voce della ragione è fuggita via dall’umanità. Per queste ragioni il seguente saggio sarà molto difficile per molti da capire o da credere.

CONTEMPLAZIONE:
Se si stanno seguendo le vicende del mondo in questi tempi tumultuosi, si sa che gli eventi che cambieranno per sempre l’intera civiltà planetaria sono all’orizzonte. Useresti i media mainstream mondiali per dirlo a tutti?
Se questi eventi sconvolgenti sono inarrestabili, vorresti diffondere tali informazioni?

Se la vostra risposta è “Sì”, cosa farebbero i 7 miliardi e più di persone che risiedono sul Pianeta Terra il giorno dopo? Cioè, dopo avergli detto che il loro mondo sta per finire. Andranno ancora a lavorare? Saranno ancora in grado di continuare a sostenere la società dei consumi?
Molti di loro non avranno neanche più la voglia di alzarsi dal letto dopo aver sentito quello che sta per succedere.
Questa è la sfida che il Governo Ombra (WSG) deve affrontare.

Tenete a mente che queste persone sanno benissimo cosa si trova dietro l’angolo. Tramite i loro osservatori strategicamente ubicati e i loro telescopi ad alta potenza, hanno accesso a dati scientifici e fenomeni astronomici così catastrofici da non avere altra alternativa che:
• distrarci
• ingannarci
• distogliere la nostra attenzione ...

martedì 3 dicembre 2013

La Bibbia non è un libro sacro

da Zret blog

“La Bibbia non è un libro sacro” è l’ultima fatica del Professor Mauro Biglino. Il titolo e la tesi sono perentori: se la Bibbia non è un testo di fede, che cos’è? E’ in buona misura un’opera storiografica o, meglio, l’epopea, dalle forti coloriture ideologiche, di un antico ed oscuro popolo medio-orientale. Il Genesi poi è un manuale di biologia molecolare ante-litteram.

Il saggio di Biglino porta la tradizione biblica dal Cielo alla Terra, dimostrando attraverso esplorazioni filologiche ed archeologiche che millenni di costruzioni religiose e spirituali sono un inganno, un grande inganno. L’autore non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo a compiere questo lavoro di critica biblica. Tuttavia egli si segnala per la chiarezza nell’esposizione, lontana dai bizantinismi di certi filologi. 

D’altronde una lettura oggettiva di molti capitoli contenuti nel Pentateuco permette a chiunque sia dotato di normale intelligenza di accorgersi che di sublime la Torah ha poco o nulla. 
Ciò, nonostante le traduzioni edulcorate che sono ammannite dai catechisti e dal clero.

E’ proprio la traduzione il campo in cui il Nostro si impegna con maggiore tenacia: conscio che l’ultima roccaforte da espugnare è quella dei sedicenti esperti che si ostinano a tradurre Elohim con il singolare, Biglino allestisce un’artiglieria formidabile con cui smura la rocca e la conquista. Nel momento in cui si dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, che Elohim è un plurale, si sovvertono inveterati pregiudizi, radicate ricostruzioni ... 

lunedì 2 dicembre 2013

Terra cava - le dichiarazioni del Col. Billie Faye Woodard

Una testimonianza di certo non recente questa del Colonnello Faye Woodard ma, se autentica, dipinge con grande precisione il mondo sotterraneo nel quale ha dichiarato di essere stato tante volte...
Catherine

 Il mio nome è Colonnello Billie Faye Woodard, dell’Aeronautica militare degli Stati Uniti dove sono giunto dopo avere lavorato al Pentagono; cominciai il mio servizio all’Area 51, Nevada, il 28 Gennaio del 1971.

Arrivo e Istruzione

Fui collocato all’Area 51, Nevada, il 28 Gennaio del 1971 fino al 1982. In quel periodo di servizio visitai l’Interno Cavo della Terra, alla profondità di circa 1300 chilometri, sei volte. Appena arrivato all’Area 51, fui istruito sull’esistenza di tunnel sotto questo sito e subito dopo incontrai molti degli Operatori degli Shuttle Sotterranei che hanno una statura di poco oltre i 4 metri. Questi tunnel che attraversano il mondo, sono stati costruiti da una specie di esseri che sono esistiti qui prima di noi, molto tempo fa.
Immediatamente dopo il mio arrivo all’Area 51, fui reso consapevole dei tunnel e di tutte le attività in queste strutture. 

Loro mi dissero che i primi 15 livelli dell’impianto dell’Area 51 sono stati fatti dall’uomo; che i Livelli dal 16 al 27 erano già li

Nessuno dal nostro governo li fece. Noi li stavamo solo utilizzando ...

domenica 1 dicembre 2013

La teoria della "Scimmia Acquatica"

"Il genere umano ha avuto origine 4,5 milioni di anni fa nel continente Africano, dopo un lungo processo di evoluzione e il passaggio dall'habitat boschivo a quello della Savana, dopodiché l'Uomo si diffuse in tutto il pianeta"

Questa è la versione ufficiale e universalmente accettata della Teoria che spiegherebbe l'Evoluzione dell'Uomo.
La troviamo ovunque ed è accettata dall'opinione comune come uno dei più semplici e ovvi dogmi scientifici, ed essa è rimasta praticamente immutata da almeno un centinaio d'anni.

Il processo sarebbe avvenuto in questo modo: "[...]alcuni primati capaci di relazioni sociali complesse videro il proprio habitat cambiare: presto le foreste lussureggianti cedettero il posto a larghe e pianeggianti pianure, arse dal sole, ovvero la Savana. 
Gli antenati dell'Uomo dovettero spostarsi e prendere la posizione eretta, grazie alla quale riuscirono a scorgere oltre l'alta vegetazione, e inoltre cominciarono ad usare, poi in un secondo momento anche creare, utensili atti alla caccia e altre attività" - e fin qui andrebbe tutto bene e tutto funzionerebbe.

Tuttavia, uno scienziato di nome Alister Hardy, uno zoologo inglese, avanzò nel 1962 un audace teoria: l'Uomo avrebbe avuto degli antenati acquatici ...