martedì 30 aprile 2013

La piramide di Cheope


La piramide di Cheope è da sempre oggetto di studi. Ancora oggi si discute sui chi, quando, come e perché sia stata costruita. Sono state rinvenute diverse prove e formulate numerose ipotesi, ma nessuna di questa può essere considerata inattaccabile e definitiva. Per presentare la descrizione di questa stupefacente costruzione ecco alcune tra le principali caratteristiche:

Generale

Con le pietre che compongono la piramide di Cheope si può costruire un muro di 30cm di lato per una lunghezza di 26079Km ossia 2/3 e mezzo la circonferenza della Terra all'equatore.
Le lastre di calcare bianco che rivestivano la piramide di Cheope furono utilizzate nella costruzione del Cairo durante il XIV secolo.
Il granito usato all'interno della piramide di Cheope proveniva da una località distante 500Km lungo il Nilo.
I primi ad entrare nella piramide di Cheope furono gli Arabi comandati Al Mamun nell'820 d.C.
Si dice che nel 1903, durante la propria luna di miele, Aleister Crowley si sistemò con la propria sposa nella Camera del Re (piramide di Cheope). Accese una candela e cominciò a leggere un incantesimo: la stanza venne illuminata da una pallida luce lilla.
Per costruire la piramide di Cheope sono stati utilizzati 2.300.000 blocchi di pietra pesanti tra le 2 e le 70 tonnellate.
La piramide di Cheope, quando era ancora rivestita di calcare bianco, poteva essere vista persino dalla luna.
La piramide di Cheope è l'unica a possedere dei "condotti d'aria" (4).
La piana di Giza, grazie alla sua conformazione, è l'unico luogo che avrebbe potuto sostenere la piramide di Cheope.
La piramide di Cheope è l'unica ad avere le quattro facce leggermente concave.
L'osservatorio astronomico di Parigi ha un errore di orientamento doppio rispetto a quello della piramide di Cheope.
Erodoto narra che la piramide di Cheope, in antichità, era ricoperta da un rivestimento di calcare bianco riflettente completamente inciso di geroglifici che, però, gli stessi antichi Egizi non sapevano leggere.
I nomi "Camera del Re" e "Camera della Regina" furono, probabilmente, assegnati dagli Arabi che, in quanto primi visitatori della Grande Piramide accostarono la struttura delle due stanze con le loro usanze: il soffitto piatto corrispondeva alla sepoltura maschile (Re), il soffitto a punta a quella femminile (Regina)...

lunedì 29 aprile 2013

10 cose su cui concentrarsi nel 2013

Dylan Charles

1. Dissipate la paura dalla vostra vita
Liberatevene una volta per tutte.
Sotterratela, e non tornate sui vostri passi.
La più micidiale forza che opera contro il giusto destino dell’umanità è la paura.
La paura è il componente base della Matrix, questa emozione umana da sola è più efficace anche della prigione di Guantanamo.
L’ascoltiamo alla radio, la vediamo negli show televisivi.
La paura è il sovrano di questo mondo moderno e va rimosso senza indugio.
La morte è la paura ultima degli uomini, riflettere sulla propria morte è di primaria importanza per poter stimolare cambiamenti positivi negli anni a venire.
Oltre alla morte, siamo programmati ad avere paura del dolore in ogni sua forma: dolore fisico e dolore per misere condizioni economiche, dolore sotto forma di senso di insicurezza e dolore di sentirsi diversi tra i nostri simili, per esempio.
Smettetela di scappare dal dolore.
Smettetela di mascherarlo con unguenti e con medicine che intorpidiscono la mente e intossicano il corpo.
Il dolore è il vostro più grande insegnante e alleato per confrontarvi con la paura.
Usatelo, imparate a conviverci e lasciate che il dolore delle vostre aspettative infrante rinvigorisca la vostra vita, conferendole nuovo spessore.
Solo una volta che non siete più pedoni della paura, potrete veramente fare la differenza in questo calderone di anime che chiamiamo vita...

domenica 28 aprile 2013

Per tutti: addio pensione!

Parola di Carmen Reinhart, economista dell'Università di Harvard. In una intervista a Der Spiegel: banche centrali si stanno inginocchiando per fare favore ai governi. Il prezzo sarà pagato dai risparmiatori, ogni giorno.

Lei è Carmen Reinhart, economista dell'Università di Harvard. "Nessun dubbio, le nostre pensioni sono distrutte”, dice senza mezzi termini in una intervista rilasciata Der Spiegel.

I governi sono incapaci di ridurre i loro debiti, e le banche centrali si stanno facendo avanti per risolvere la crisi. Alla fine, sentenzia, il prezzo sarà pagato ogni giorno dai risparmiatori.

"Questa crisi non è finita ancora - sottolinea - né negli Stati Uniti né in Europa” e il punto è che “nessuna banca centrale ammetterà di star mantenendo bassi i tassi di interesse per aiutare i governi a uscire dalla crisi dei debiti. Di fatto, (le banche centrali) si stanno inginocchiando per aiutare i governi a finanziare i loro deficit”.

E il punto è che non è neanche una cosa nuova, spiega, se si guarda alla storia. Dopo la Seconda guerra mondiale, tutti i paesi alle prese con alti debiti hanno fatto affidamento alla repressione finanziaria per evitare un default che sarebbe stato inevitabile.

Dopo la guerra, i governi imposero infatti tetti sui tassi di interesse ai titoli di stato; ma, ai tempi di oggi, “è la politica monetaria che sta facendo il lavoro. E in una situazione di elevata disoccupazione e bassa inflazione tutto ciò non desta neanche sospetti. Solo quando l'inflazione tornerà a crescere, fattore che prima o poi accadrà, diventerà ovvio che le banche centrali sono diventate sottomesse ai governi”.

E il drammatico verdetto. “Nessun dubbio, le pensioni sono distrutte”...

venerdì 26 aprile 2013

Ecuador, il governo mette all'asta la foresta amazzonica

L'Ecuador sta per mettere all'asta circa tre milioni di ettari di foresta amazzonica, polmone verde della Terra. L'intenzione delle autorità sarebbe quella di venderli alle compagnie petrolifere internazionali, in particolare a quelle cinesi.

Il governo di Quito ha infatti organizzato un tour nelle capitali straniere che potrebbero essere maggiormente interessate all'affare. Lunedì a Pechino i rappresentanti dell'Ecuador hanno quindi illustrato le potenzialità energetiche dei terreni in vendita ai manager delle principaliaziende petrolifere cinesi, tra cui la China Petrochemical e laChina National Offshore Oil.

L'intenzione delle autorità dell'Ecuador ha provocato la duraprotesta di organizzazioni non governative e leader delle tribù locali, che denunciano una “sistematica violazione dei diritti sulle terre ancestrali”.

La vendita della foresta amazzonica aprirebbe infatti la strada a nuove esplorazioni petrolifere e a nuove deportazioni dipopolazioni indigene. In particolare, secondo l'organizzazioneAmazon Watch, sono sette le popolazioni che rischiano di essere espropriate della loro terra.

“Chiediamo che le compagnie petrolifere pubbliche e private di tutto il mondo non partecipino al processo di gara che viola sistematicamente i diritti di sette nazionalità indigene, imponendo progetti petroliferi nei loro territori ancestrali”, ha scritto un gruppo di associazioni indigene dell'Ecuador in una lettera aperta dello scorso autunno...

mercoledì 24 aprile 2013

Gabrielli: "Terremoti inevitabili in Italia"

Aprile 2013 - Mentre oltre 40.000 persone tra ambientalisti, associazioni di categoria, centinaia di amministrazioni locali, movimenti e singoli cittadini hanno aderito spontaneamente al corteo abruzzese a Pescara sabato scorso, per fermare il progetto di trivellazioni petrolifere 'Ombrina Mare' di Medoilgas che prevede la realizzazione di una piattaforma petrolifera a largo delle coste abruzzesi e molisane (1), il Capo della Protezione Civile Gabrielli si sbilancia affermando:

«E’ dal terremoto dell’Irpinia (3 mila morti e 9 mila feriti, ndr) che l’Italia non vive un altro fenomeno di quella portata. Il nostro paese è inevitabilmente soggetto ad un altro importante terremoto. Non sapremo quando succederà, né come, né dove, ma sappiamo che succederà».

Ma se i terremoti, secondo la vulgata scientifica corrente non sono prevedibili, allora Gabrielli - non un cittadino qualunque ma un funzionario dello Stato con incarico di responsabilità, almeno sulla carta - come fa a rilasciare certe dichiarazioni? Ha la sfera di cristallo, oppure i padroni nordamericani gli hanno spifferato qualcosa? Tre fatti sono certi...

martedì 23 aprile 2013

Mostrato al mondo il generatore Keshe

Un nuovo capitolo della scienza ha preso inizio.
Alle ore 17,00 del 21 Aprile 2013, presso il Centro Congressi del Fenaroli Palace Hotel, alla presenza di un pubblico proveniente da ogni parte del mondo, in collegamento streaming con 102 nazioni, Mehran T. Keshe, fisico nucleare, direttore della Keshe Foundation, ha aperto i lavori della Conferenza del Trattato di Pace Mondiale.

Nel corso della conferenza l’Ing. Keshe ha ricordato come la Keshe Foundation ha sempre avuto come missione la pace nel mondo e come, al contrario di ogni altra organizzazione, attraverso le conquiste tecnologiche della scienza, intende rendere possibili le condizioni perché la pace mondiale diventi realtà.

Come già in altre occasioni aveva sottolineato, l’attuale traguardo raggiunto dalle tecnologie Magravs di cui la Fondazione è titolare, da una parte rende di fatto obsolete le armi di qualunque genere attualmente impiegate nei conflitti ancora in corso in varie zone del pianeta, dall’altra per la possibilità di dare soluzioni rivoluzionarie ai problemi di carenze di acqua, cibo e materie prime, per i quali le dinamiche dei conflitti prendono avvio, rende insensata la lotta che si fonda sulla scarsità.

Ha concluso quindi dicendo che in queste ultime settimane molto è cambiato negli equilibri internazionali reali, che i leader mondiali – alcuni dei quali hanno già firmato il trattato in quanto individui – stanno predisponendosi a firmarlo in quanto capi delle rispettive nazioni, per poi dare annunci congiunti in merito...

lunedì 22 aprile 2013

Italiani in fuga dall'Italia. La triste storia dell'emigrazione si ripete...

Secondo i dati dell'Aire, gli italiani espatriano per cercare un lavoro. Sei su dieci hanno scelto l'Europa, la Germania tra le mete principali..

In fuga dall'Italia. La crisi economica ha fatto “esplodere” l’emigrazione italiana, che nel 2012 ha registrato un boom che non si vedeva da decenni: più 30,1% rispetto all’anno precedente.

Ad andare all’estero sono più uomini che donne, più trentenni e lombardi.

La Germania il Paese preferito come punto d’arrivo. A rivelarlo sono i dati più recenti dell’Anagrafe della popolazione Italiana Residente all’Estero (Aire), resi noti dalla trasmissione “Giovani Talenti” di Radio 24 oggi.

Lo scorso anno l’emigrazione dalla Penisola è passata dai 60.635 cittadini del 2011 ai 78.941 del 2012. Gli uomini erano il 56% contro il 44% di donne, e si conferma la preponderanza di giovani: gli emigrati della fascia di età 20-40 anni sono aumentati in un anno del 28,3%, alimentando quella che viene definita “la fuga dei talenti” che nel 2012 ha costituito il 44,8% del flusso totale di espatrio.

domenica 21 aprile 2013

Come ci giudicheranno?

Francesco Salistrari.

Mentre tutti parlano delle bombe di Boston, quando ancora non si sa nulla, ma proprio nulla, su chi, come e perché, mentre tutti parlano di banche, di crisi, suicidi, governo, PDL, PD, Movimento 5 Stelle, elezioni del Presidente della Repubblica, voglio andare controtendenza e parlare di altro.

In effetti, gli argomenti da trattare sarebbero tanti, come tante le opinioni da esprimere, ma siamo davvero sicuri che siano quelle le cose importanti? Beh, forse si, sono importanti. Ma, per esempio, 3 morti americani a Boston, contro 60 bambini maciullati in Siria, quali sono i più meritevoli di attenzione? O un attentato (Boston), contro 15 (solo quelli di ieri) a Bagdad? C'è una scala di valori?

Per questa pseudo cultura occidentale, certamente si. Alcuni morti hanno più importanza di altri. Alcuni episodi vengono condannati, altri meno, altri nemmeno considerati. Ed in questa morale autoreferente occidentale, si scorda sempre più spesso che è il mondo intero a soffrire, a vivere una crisi che non è solo economica, a vivere situazioni orribili, sofferenze indicibili, soprusi, sfruttamento, devastazione ambientale ed umana. Cose tutte il più delle volte causate, volute ed alimentate proprio dal nostro “evoluto” occidente.
Quindi di cosa dovrei parlare?Di tutto e di niente, in fondo.

Perché, basta guardarsi intorno e scorgere la decadenza di una civiltà intera, mentre il resto del mondo cerca disperatamente di mettersi al passo, di imitare quella stessa civiltà, di ricalcarne i passi (accelerandone i tempi), di ricreare situazioni, modelli sociali, mentalità. Ed una intera civiltà, quella occidentale, oggi appare realmente in crisi. Ma non per i debiti delle banche, i debiti pubblici, la corruzione, i politici incapaci e asserviti. E' in crisi di valori, di prospettive, di idealità, di fini.

Qual'è oggi lo scopo della civiltà occidentale?
Bella domanda...

venerdì 19 aprile 2013

HIV - Le apparenze ingannano

 La miriade di scienziati che lavorano quotidianamente sull’Hiv, così come le migliaia di articoli scientifici pubblicati sull’argomento, hanno portato la reale prova dell’esistenza del virus? La risposta è: no!

In effetti, se si dedica il tempo necessario (e ne serve davvero molto) per consultare la letteratura scientifica relativa al virus propriamente detto, si rimane sorpresi dal fatto che nessuna di queste ricerche sia mai riuscita a mettere direttamente in evidenza la presenza anche solo di una minima particella virale, e in particolar modo retrovirale, in un malato di Aids.

Tuttavia le tecniche necessarie a tal fine sono classiche e semplici e sono state messe a punto molto prima delle tecniche di biologia o di genetica molecolare. Queste tecniche comportano l’isolamento diretto a partire dal malato e l’infezione delle cellule coltivate in laboratorio che sono suscettibili di essere infettate da un particolare virus.

La concentrazione dei virus tramite centrifugazione ad alta velocità, l’eliminazione dei batteri e dei detriti cellulari tramite ultrafiltrazione, e l’osservazione diretta delle particelle virali al microscopio elettronico sono alla base della virologia classica e della dimostrazione dell’origine virale di numerose malattie ...

La frequenza Schumann della Terra continua a salire

Il battito del cuore della terra - La transizione verso l'epoca della frequenza

Avete mai sentito l'impulso della terra? Cosa significa in realtà questo, che siamo tutti indissolubilmente legati alla terra? Recenti ricerche scientifiche dimostrano che soprattutto nel campo elettromagnetico, il tuo corpo varia con la risonanza della Terra e con gli altri esseri viventi.

L'esperienza dei viaggi spaziali hanno chiaramente dimostrato che quando le persone sono separate dalla risonanza naturale per troppo tempo (ad esempio, durante le lunghe missioni sulla stazione spaziale MIR), si sono addirittura ammalate.

I magici canti naturali: le frequenze di Schumann

La parola magica è: frequenze di Schumann. Nei circoli esoterici sono attualmente sulla bocca di tutti, ma di solito fisicamente non sono correttamente rappresentati. Tuttavia, le onde di Schumann per tutti noi sono ora sempre più importanti. Questi naturali "incantesimi" della Terra hanno un grande impatto sul clima globale, ma anche sullo sviluppo della coscienza umana e sono già al servizio di dubbie tecnologie militari. Anche la riscoperta di queste onde è risultato essere un thriller scientifico di primo ordine.

A tal proposito abbiamo già scritto nel nostro libro intitolato "Il Canto Magico"...

giovedì 18 aprile 2013

Farmaci e violenza

L’Institute for Safe Medication Practices (Istituto per le pratiche sicure del farmaco; abbreviato in ISMP) ha recentemente (2011) pubblicato sulla rivista PLoS One, uno studio dove sono evidenziati i farmaci con obbligo di ricetta, che inducono i consumatori a compiere atti di violenza

Nella top-ten dei medicinali più pericolosi, vi sono gli antidepressivi Pristiq (desvenlafaxine), Paxil (paroxetine) e Prozac (fluoxetine).

Questa ricerca mette in luce gli effetti negativi di alcuni antidepressivi e di antipsicotici popolari, che non solo provocano problemi di salute, ma rappresentano anche una minaccia per la società. L’ISMP dopo aver analizzato le informazioni del database del FDA Adverse Event Reporting System (sistema di rapporto degli eventi avversi, abbreviato in AERS), giunge alla conclusione che molti farmaci noti, sono perfino collegabili ad omicidi.

La maggior parte di quelli presenti nella top ten sono antidepressivi, ma possiamo individuare anche uno per il trattamento contro l’insonnia, uno contro la malaria e un ultimo per smettere di fumare.

Come riporta il “Time”, la top ten è la seguente:

...... 

lunedì 15 aprile 2013

Il brown-out italico parte dalle stazioni di servizio

Brown out = calo parziale (NdC)

“Non abbiamo più i soldi per tenere aperti i distributori oltre l’orario lavorativo e quello che guadagniamo con il self service non ci basta per pagare la luce per l’illuminazione della struttura interna e per il consumo delle macchine erogatrici di carburante”.


Graziano Bossi, presidente della Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti della provincia di Cremona*

Ora sappiamo che la "fine" della disponibilità 24 ore su 24 dei carburanti parte da una delle regioni più ricche d'Italia: in tutta la provincia di Cremona, fuori dall'orario di lavoro, non ci saranno (mai) più carburanti disponibili.
Non importa che abbiate o meno le carte di credito o i contanti in abbondanza. 
Siamo entrati nella fase in cui il sistema monetario traballante è comunque salvaguardato... ma mancano realmente i beni, dopo anni in cui la domanda stagnava. 
Ed il bene che viene a mancare è il bene supremo: l'energia, stupenda e volumetricamente molto densa, fornitaci da benzina e gasolio.

Poi dovremo staccare sempre più l'illuminazione pubblica.
Poi sarà razionata quella privata....
Poi sarà distribuito cibo solo a chi si fa trovare in casa.
Non è più una questione di "se" ed ormai il "quando" accadrà durante la nostra vita...

sabato 13 aprile 2013

Se questi sono i saggi, rivogliamo i deficienti

di Massimo Mazzucco

La buffonata messa in piedi da Napolitano si è rivelata nel suo più squallido splendore con la consegna del documento ufficiale dei 10 saggi al nostro presidente della Repubblica.

Basta dare una scorsa veloce alla "sintesi" pubblicata dall' Ansa, per capire che passano più idee nuove in 10 minuti di Ballarò o Porta a Porta di quante ne contenga il loro documento.

"RISCHIO LAVORO - La mancanza di lavoro è la priorità numero uno. Per combattere la conseguente crescita di povertà, la via maestra è lo "sviluppo economico equo e sostenibile"."

Maddài, diggiùro! E io che credevo che la priorità in Italia fosse la protezione dei parchi naturali. Comunque, sono molto contento che abbiano trovato la soluzione: basterà perseguire uno "sviluppo economico equo e sostenibile" e tutti i problemi scompariranno.

"FISCO - La redistribuzione del carico fiscale è una questione politica, dicono i saggi che quindi scelgono di non occuparsene con l'eccezione del mondo del lavoro."
Quindi i saggi, chiamati a risolvere un problema politico, scelgono di non occuparsene perché quella del carico fiscale è una questione politica.

Sarebbe come chiamare a Maranello un esperto di motori, per sentirsi dire che "bisognerebbe aumentare un po' la potenza ai bassi regimi, ma io scelgo di non occuparmene perché questa è una faccenda che riguarda i motori."

"Nell'agenda comunque c'è l'invito a rendere il fisco più amico e a procedere sulla strada di alcune riforme rimaste a metà, da quella federalista a quella del catasto."

L'idea di rendere il fisco più amico mi piace molto. L'unica domanda che rimane è: amico di chi, esattamente? Degli italiani, o dei banchieri di Bruxelles? [...]

venerdì 12 aprile 2013

Arsenali nucleari: dove si trovano e quanto sono rischiosi

La Guerra Fredda e' finita da un pezzo, ma esistono ancora più di 7.000 arsenali atomici nel mondo. Per timore che finiscano nelle mani di gruppi terroristi internazionali, le grandi potenze del pianeta sono da tempo impegnate a disinnescare gli armamenti ancora esistenti, nell'ambito di una grande battaglia contro la proliferazione nucleare.

La notizia dei testi missilistici di Pyongyang ha alimentato queste paure. Per affrontare il problema bisognerebbe capire prima di tutto bene come e' distribuito l'arsenale atomico sulla Terra e quali e quanti sono gli armamenti veramente a rischio.

Dati affidabili sono difficili da trovare - anche perché gli impegni per le operazioni di smantellamento e di disarmo sono strettamente legate al numero di armamenti che ogni singolo stato sostiene di avere.

Tra le poche fonti attendibili dal punto di vista statistico c'è il bollettino degli scienziati nucleari, citato in un' infografica suggestiva del Guardian

Fondato nel 1945 da un gruppo di esperti di bomba atomica, nell'ambito del progetto Manhattan, il suo obiettivo e' sempre stato quello di avvisare la gente comune dei pericoli costituiti dal nucleare. Ora pubblica a scadenza regolare report sullo status dell'industria nucleare mondiale.

Le cifre riguardanti Cina, Corea del Nord, Israele, India e Pakistan non sono attendibili. Quello che si sa per certo, tuttavia, e' che quasi 2.000 dei circa 4.400 arsenali sono in uno stato di massima allerta operativa. ..

giovedì 11 aprile 2013

Bilderberg: ecco la sporca agenda segreta dei capi del mondo



Dalle ultime indiscrezioni sembra che il prossimo incontro Bilderberg non si terrà a Chantilly (Virginia), come ipotizzato, bensì a una quarantina di miglia da Londra, tra il 6 e il 9 giugno ...

L’individuazione della sede della conferenza a porte chiuse del Gruppo Bilderberg, una riunione che coinvolge circa 120 delle persone più influenti del pianeta, è sempre un gioco d’ipotesi per gli attivisti e i giornalisti, che di solito riescono ad individuare con precisione la location solo poche settimane prima.

Spesso, inoltre, capita che a quei giocherelloni dei massoni del Bilderberg piaccia diffondere “false piste” per ingannare i manifestanti, sperando di spingerli ad abbandonare i loro piani di protesta.

Negli ultimi due anni, infatti, si pensava che la riunione si tenesse negli Stati Uniti, per poi scoprire pochi giorni prima che si trattava di un’informazione falsa ...

mercoledì 10 aprile 2013

La sindrome di Lemming

I lemming sono dei piccoli mammiferi che vivono in Scandinavia e che a un certo punto cominciano a riprodursi con una velocità sempre più accentuata, sino a ritrovarsi in migliaia a pullulare nel loro territorio divenuto ristretto; allora partono in bande verso il mare in una migrazione suicida da cui nessuno ritorna. 

I pochissimi rimasti nel proprio habitat assicurano la sopravvivenza della specie.

La Sindrome del lemming designa dunque molto bene la tendenza, nelle odierne condizioni psicologiche del Web, al suicidio mentale collettivo.

La Sindrome del lemming ricorda, per esempio, tutte le morti per droga che hanno falciato le giovani generazioni durante gli ultimi decenni e hanno portato quasi all'estinzione il movimento New Age o l’inarrestabile decadenza della sinistra italiana, frantumata e spappolata in migliaia di sterili gruppuscoli anarcoidi, dal noto “complesso dell’anima bella e più a sinistra di chi si professa di sinistra”, una forma d’individualismo feroce e senza costrutto che ha portato tale movimento a ripetute disfatte elettorali.

Esco fuori dalla metafora narrativa del lemming, per farmi insieme al lettore alcune domande che reputo essenziali per la comprensione del nostro mondo informatico contemporaneo e parto da questa:
Che significato ha quest’ossessione della comunicazione breve in stile cinguettio alla Twitter? ...

martedì 9 aprile 2013

Fukushima, dati preoccupanti dal Giappone

Nuovi dati rilasciati dal Ministero della Sanità giapponese, dimostrano ancora una volta che il disastro nucleare diFukushima, verificatosi a seguito del violento terremoto dell’11 Marzo 2011, è tutt’altro che finito. 

Stando a quanto afferma Fukushima-Diary.com, nonostante un completo oscuramento dei media sull’attuale situazione, i livelli di cesio-137 e cesio-134 trovati nei crackers di riso e nei mandarini prodotti nella prefettura di Shizuoka a 362 chilometri dalla centrale, sono abbastanza alti da permettere il superamento delle soglie consentite nei residenti nel corso di pochi mesi, o addirittura settimane. 

Dai dati emerge che i livelli potenzialmente letali di radiazioni stanno ancora interessando i grandi centri abitati di tutto il Giappone, compresi quelli più distanti da Fukushima. In media un adulto non dovrebbe essere esposto ad oltre 50 millisievert (mSv) di radiazione per anno, al fine di evitare gravi conseguenze per la salute. Per i bambini la soglia massima è di gran lunga inferiore, probabilmente non più alta di 10 mSv. Valori che gli abitanti delle aree più limitrofe superano nel corso di poche settimane.


L'area interessata dai livelli più elevati di radiazioni

I danni della Tachipirina

La Tachipirina è un farmaco spesso assunto con superficialità, soprattutto nei bambini (anche neonati) al primo accenno di febbre. In realtà è un farmaco che può avere effetti molto dannosi per l’organismo umano.

Il principio attivo della tachipirina è il paracetamolo.

Gli effetti tossici del paracetamolo sono ampiamente noti ormai da tempo. Gli studi più recenti risalgono ad una pubblicazione del 2010 da parte del New Zeland Ashsma and Allergy color Study Group a cura del dott. Wickens e Colleghi sulla rivista “Clinical & Experimental Allergy” : si sostiene che il paracetamolo è un potente farmaco ossidante e proprio per questo consuma le scorte del nostro più potente antiossidante che è il glutatione.

Gli antiossidanti ci proteggono dagli effetti dannosi dei radicali liberi: quest’ultimi sono responsabili di gran parte delle malattie degenerative, dell’invecchiamento e probabilmente anche del cancro.
La Tachipirina viene consigliata, dai medici stessi, anche per i bambini ma quest’ultimi, specie se molto piccoli, sono poveri di sostanze antiossidanti e così facendo li rendiamo ancora più poveri.

Inoltre si è visto che l”assunzione di paracetamolo può essere associata nei bambini allo sviluppo di asma e allergie. Questo è quanto emerso da uno studio della Otago University di Wellington pubblicato sulla rivista Clinical and Experimental Allergy.

lunedì 8 aprile 2013

Scie chimiche, la minaccia che viene dal cielo

Giulietto Chiesa

Nei prossimi giorni, precisamente lunedì 8 e martedì 9 aprile , si terrà a Bruxelles, nel Parlamento Europeo, un incontro che avrà per titolo: “Oltre le teorie circa le modificazioni del clima – La società civile contro la geo-ingegneria”.

L’incontro è stato promosso da me, in quanto presidente del laboratorio politico Alternativa, in collaborazione con Josefina Fraile Martin, presidente di Terra SOS-tenible e promotrice della coalizioneSkyguards (a sua volta associazione internazionale che raggruppa ricercatori e attivisti di Grecia, Francia, Spagna, Belgio, Gran Bretagna e altri paesi europei).
Importante sottolineare che l’incontro è patrocinato ufficialmente da due gruppi parlamentari, quello deiVerdi e quello della European Free Alliance.

L’incontro si propone di sollevare l’attenzione dell’intero Parlamento Europeo sulla necessità di “proteggere realmente”, e senza ulteriori ritardi, i cittadini europei – istituendo una speciale commissione d’inchiesta (cosa che è nelle sue prerogative e nei suoi doveri) – per investigare su gravissimi fatti che, secondo una vasta quantità di indizi e di prove, minacciano la salute e l’incolumità di milioni di persone.

Secondo quanto già accertato dalle organizzazioni proponenti e da numerosi parlamentari europei, in questa e nelle precedenti legislature, per oltre un decennio l’Europa è stata sottoposta ad un massiccio e clandestino irrorazione di aerosol, le cui caratteristiche e scopi sono ancora da scoprire, ma che si ritiene fondatamente siano in relazione a esperimenti connessi con il riscaldamento climatico in corso, e/o a esperimenti di carattere militare connessi con le ricerche statunitensi del progetto HAARP (High Frequencies Active Auroral Research Program).

Si tratta di attività che si svolgono al di fuori di ogni legale autorizzazione, sia essa nazionale o internazionale, senza che le popolazioni interessate ne siano state informate, e in violazione dei più elementari principi di precauzione stabiliti dalle norme internazionali...

venerdì 5 aprile 2013

Ciò che sta succedendo in Corea non è quello che sembra

La tesi di Benjamin Fulford

Ciò che mi ha fatto aprire gli occhi in decenni di relazioni sulla Corea del Nord è arrivato sette anni fa, quando un agente di alto governo cinese in Giappone mi ha detto che la Cina considera la Corea del Nord come una colonia degli Stati Uniti. Le recenti cosiddette minacce di guerra da parte della Corea del Nord ampiamente riportate dalla stampa occidentale fanno parte degli sforzi della cabala fatti per intimidire quel paese che cerca l’indipendenza dal dominio segreto americano. Le mosse della Corea del Nord sono parte di un movimento globale orientale per allontanarsi dal dominio cabala.

Tuttavia, di recente la copertura dei media corporativi della Corea del Nord rende evidente che pochi membri dei media occidentali hanno la minima idea di quello che sta realmente accadendo lì. Questo è il motivo per cui ho deciso di scrivere un primer di base per il beneficio dei lettori e politici interessati.

La prima cosa che la gente deve capire quando guarda alla Corea del Nord è quella di realizzare che il paese è stato istituito con i resti dell’esercito giapponese che erano di stanza in Cina prima e durante la seconda guerra mondiale. Il regime della Corea del Nord così assomiglia fortemente al governo del Giappone in tempo di guerra, con la differenza principale che il Re Dio si chiama Kim e non Hirohito. Ricordate che la Corea del Nord faceva parte del Giappone o era sotto l’influenza giapponese dalla fine del 19esimo secolo fino alla metà del 20 ° secolo.

La prossima cosa che la gente deve capire è che in un punto intermedio dell’occupazione americana in Giappone nel dopoguerra, un cambiamento fondamentale nella politica degli Stati Uniti ha avuto luogo. Dopo l’uccisione del Presidente Roosevelt da parte di simpatizzanti nazisti verso la fine della seconda guerra mondiale, gran parte della comunità di intelligence degli Stati Uniti è stata gradualmente ripresa dai nazisti...

La maledizione di Bin Laden: morti 22 dei 25 marines che lo uccisero

Ben 22 su 25 dei marines che uccisero Osama Bin Laden in un blitz misterioso in Pakistan sono morti.

Solo coincidenze? Impossibile non collegare questo dato con i misteri che ancora avvolgono la figura dello “Sceicco del terrore”.
Quando l’ 11 settembre 2001 due aerei di linea si schiantarono contro le Twin Towers cambiando per sempre il corso della storia, si sprecarono i complottismi riguardo all’attentato e alla figura del loro ideatore, quell’ Osama Bin Laden capo di Al Qaeda che in molti ricordavano essere un fido amico della famiglia Bush.

A distanza di 12 anni in nome della guerra al terrore gli Stati Uniti e la Nato hanno invaso Afghanistan e Iraq, e fatto ingerenze in tutto il mondo arabo, aumentando la presenza occidentale in quei paesi, vedi Pakistan dove la guerra dei droni semina decine di morti ogni anno.

Nel maggio 2011 però Osama Bin Laden, almeno questo ci hanno raccontato, venne ucciso nel corso di un blitz vicino a Islamabad, in Pakistan, da un commando del Navy Seal composto da 25 unità. I soldati entrarono nel bunker dell’uomo più temuto e ricercato al mondo e lo uccisero, anche se nessuno ha potuto mai vedere anche solo una prova della sua morte. In modo misterioso Obama non ha voluto che circolassero le immagini del cadavere di Bin Laden, l’uomo contro il quale è scatenata la più grande guerra globale contro il terrore dell’ultimo secolo. A distanza di quasi due anni per, dei 25 marines responsabili del blitz, ne sono rimasti in vita solamente due. . In seguito all’incidente in elicottero che ne uccise 22 , nell’agosto dello stesso anno, infatti, un altro marine ha perso la vita durante un’esercitazione...

mercoledì 3 aprile 2013

Una Chernobyl italiana alle porte di Milano?

Il caso della fonderia di Rovello Porro.
A 27 anni di distanza, nelle regioni contaminate dal fallout di Chernobyl, le persone continuano ad ammalarsi e i bambini a morire per cancri e leucemie. Fra le tante Chernobyl (e adesso Fukushima) dimenticate, ci siamo imbattuti - a distanza di 24 anni - in una Chernobyl tutta italiana.

Massimo Bonfatti, Paolo Scampa

Nel nostro lavoro di ricerca di classificazione degli incidenti nucleari, siamo soliti ricercare - per formazione e per quanto possibile - i dati di reale incidenza sull'ecosistema e sulla salute dei residenti. La vicenda di Rovello Porro, però, ci ha colti di sorpresa e non ne abbiamo capito subito la portata, anche perché ci siamo trovati in presenza di una documentazione che ci ha reso attoniti per la sua carenza e per la difficoltà di venirne in possesso, pur essendo avvezzi alle censure in merito.

Scegliendo, però, di non abbandonarci ad una teorica cultura del sospetto o a semplici ragionamenti dietrologici, abbiamo cominciato a volerne sapere di più estrapolando i maggiori dati possibile dalle poche informazioni presenti, facendo calcoli e proiezioni. E subito si è impossessato di noi un grande senso di apprensione e preoccupazione che ci porta oggi a chiederne spiegazioni e ragioni: è possibile che, in 24 anni e dopo 24 anni, il silenzio sia l'unica giustificazione ad una situazione radiologica che, dall'interpretazione dei dati, sembra ancora oggi di una gravità che confina col criminale?

Nel 1989 un grave incidente nucleare si è consumato alla Luigi Premoli e figli Spa, fonderia che forgiava i telai dell'Alfa 133 a Rovello Porro in Lombardia, tra Como e Saronno: una fonte radioattiva orfana, contenuta in un carico di alluminio proveniente dall'Est Europa ed equivalente a una sorgente radioattiva stimata tra i 600 e i 6.000 Curie di Cesio 137 (pertanto da 8 a 80 volte superiore a quella di Algeciras in Spagna) fu inavvertitamente fusa, immettendo nell'aria una enorme quantità di particelle radioattive altamente nocive, senza che nessun allarme scattasse...

Zucchero e carne = diabete e cancro

GLI ALIMENTI EDULI E NATURALI SPREMUTI A FREDDO SONO SEMPRE BENEFICI
Chiariamo innanzitutto una cosa basilare. Esistono, ottimi prodotti della terra che con spremitura a freddo offrono bevande dolci straordinarie e salutari sotto ogni aspetto. Non esiste nulla al mondo di più prezioso per la salute che un succo di canna pressato a freddo, o di un succo di bietola centrifugata. Come del resto nulla di più salubre al mondo esiste di una spremuta di arancia e di pompelmo, di uva o di melagrana, oppure di un qualsiasi frutto dolce, semi-dolce o anche amarognolo che la generosissima natura ci offre.

IL DISCORSO RIGUARDA ZUCCHERI RAFFINATI E AMIDI STRACOTTI
Non è di loro che parliamo sia ben chiaro, ma al contrario dei dolcificanti industriali, sintetici e concentrati, lavorati e innaturali, poco importa la loro origine e provenienza. Sia lo zucchero bianco comune o saccarosio da barbabietola che lo zucchero grezzo e rossastro da canna derivano infatti dalla bietola e dalla canna, ma sono stati estratti a caldo e a temperature altissime, a temperature di diverse centinaia di gradi. Ho la fortuna di aver visitato diversi zuccherifici, ad esempio nelle Filippine. I percorsi tortuosi di questi prodotti li conosciamo ormai fin troppo bene.

CENTO PER CENTO DI CALORIE E ZERO TUTTO IL RESTO
Quando si parla di zucchero, di glucosio, di fruttosio, ci riferiamo solo e sempre a questo tipo di prodotto sintetico-ipercotto-raffinato, iper-concentrato, iper-sterilizzato, iper-devitalizzato, ricco di calorie al 100% e 0% invece in termini di enzimi, di vitamine, di ormoni, di minerali organici, di vitalità vibrazionale e di acqua biologica. Un prodotto che, per essere digerito, deve per forza prelevare micronutrienti e fattori digestivi all'interno del corpo, facendo razzia di enzimi e costando carissimo in termini di consumi energetico-assimilativi, al pari delle proteine cotte (carne e pesce in particolare)...

martedì 2 aprile 2013

L’arte difficile della semplicità

 Dire che una persona è “semplice” è spesso un modo benevolo per definirla un po’ stupida – o ignorante. 
È un diffuso pregiudizio che la stupidità sia semplice e che l’intelligenza sia complicata. 
È quasi sempre vero il contrario.

Quando l’intelligenza si propone in modo intricato, o difficilmente comprensibile, vuol dire che è immatura. Per raggiungere la sua piena efficacia e chiarezza dovrà evolversi verso la semplicità.

Complicare è facile, semplificare è difficile. I più grandi progressi nella filosofia, nella scienza, nella cultura, si esprimono in termini semplici e chiari. Anche nella pratica del lavoro, o nelle piccole esperienze di ogni giorno, le soluzioni più efficaci sono quasi sempre le più semplici.

L’esperienza illuminante, e spesso affascinante, della sintesi creativa – o di un’intuizione che ci aiuta a risolvere un problema – ci porta quasi sempre a constatare che la soluzione “col senno di poi” appare ovvia, ma il nostro modo di ragionare e percepire si era complicato in modo da impedirci di vederla.

Da che mondo è mondo, uno dei problemi che ci rovinano la vita è l’accumularsi di complicazioni inutili. In un periodo di transizione complessa, come quello in cui stiamo vivendo, questo fenomeno assume una particolare intensità.
Molte cose sono diventate più semplici, rispetto a un non lontano passato, perché abbiamo conoscenze e risorse che prima non c’erano o erano disponibili solo a pochissime persone. Ma ci stiamo anche complicando la vita in infiniti modi, che in parte dipendono dall’inefficienza delle comunicazioni, in parte dal nostro comportamento e da quello delle altre persone... e in parte da un cattivo uso delle tecnologie...