lunedì 3 settembre 2012

Mosca rinuncia al TAV

Catherine
Una notizia davvero poco pubblicizzata!.. La Russia rinuncia, per ragioni di costi, a due grossi progetti di linee a grande velocità...

Brutto colpo per Alstom e le ferrovie francesi.
Il governo russo si rifiuta di finanziare la costruzione di linee ad alta velocità nei prossimi anni per ragioni di costrizioni economiche.
Alstom e la SNCF avevano posto molte speranze nel grande numero di appalti proposti. Le decisioni sarebbero state prese all’inizio del 2013. Due linee erano previste per la coppa del mondo di calcio che si svolgerà in Russia nel 2018.
Invece niente.
Recentemente si è scoperta la totale assenza di fondi federali destinati al programma di costruzione delle due nuove linee. Il blocco “liberale” del governo (nella persona del ministro delle Finanze Anton Siluanov e il vice primo ministro Igor Shuvalov) si è opposto ai piani del potente padrone delle ferrovie russe Vladimir Lakunin, per ragioni di costi.

Gli investimenti previsti per mettere il paese su rotaie ad alta velocità dovrebbero ammontare a 103 miliardi di euro, coperti al 70% dal budget federale russo.
Invece le somme richieste par le ferrovie russe (RJD) non compaiono nel programma di investimenti previsti per gli anni 2013 - 2018 ...


La sorpresa è grande perché Vladimir Putin aveva l’anno scorso annunciato la costruzione di una linea che avrebbe collegato Mosca a San Pietroburgo in sole 2h30 (poco più di 3h45 oggi).
Il presidente russo voleva un treno in grado di circolare a 350 – 400 km orari, su due linee separate. Aveva anche annunciato una linea che avrebbe collegato Mosca a Ekaterinburg (negli Urali) in 8 ore contro le 26 oggi con il treno più rapido.

Le due linee dovevano essere pronte per il 2018, data alla quale la Russia organizzerà la coppa del mondo di calcio in 8 città diverse (di cui 5 collegate da queste linee ferroviarie). Vladimir Lakunin aveva previsto di comprare quest’anno i terreni sui quali costruire la ferrovia.
E' una bruttissima notizia per Alstom e i suoi concorrenti, la Germania (Siemens), la Corea del Sud (Hyundai) e la Cina (CRCC) ..
Sembra che il problema fondamentale sia che l'efficacia economica del progetto non sia così lampante, e quindi che gli investitori privati abbiano esitato a condividere i rischi dello Stato.
Secondo il quotidiano Vedemosti, Igor Shugalov stima che sia più ragionevole migliorare gli aeroporti e le strade già esistenti piuttosto che lanciarsi in un progetto ad alto rischio ...

Tratto e tradotto dalla fonte originale: latribune.fr/entreprises-finance

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